Spagna, la porta del traffico illegale di animali in Europa

Il traffico illegale di animali beneficia della mancanza di volontà politica in Spagna, un paese che è diventato la porta del contrabbando di queste specie in Europa, secondo una denuncia della famosa ONG nota come WWF.

Spagna, suspense nella lotta al traffico illegale di animali

Un rapporto del 2018 della ONG lo ha chiarito: è imperativo chiedere piani concreti per combattere come nazione contro il traffico illegale di animali. La limitazione delle risorse e dei mezzi per combattere questo problema va di pari passo con l'espansione delle vendite via internet: l'Europa continua a volere specie esotiche e la Spagna facilita le cose con la sua tiepida reazione.

Dietro questo problema c'è anche una mancanza di coordinamento tra le diverse autorità, che mancano di una formazione specifica in molte comunità autonome. Un altro problema è la mancanza di sensibilità su questo tema da parte della popolazione, che ancora ignora che non si può avere una scimmia come animale domestico, ad esempio.

Le cifre del traffico illegale di animali in Spagna

Il WWF definisce il traffico illegale di animali come un'attività sanguinosa in gran parte legata al traffico di esseri umani, alla prostituzione, al traffico di armi o di droga. La differenza, secondo gli ambientalisti, è che difficilmente viene perseguitato nonostante possa movimentare fino a 20 miliardi di euro ogni anno.

Questo business è la seconda causa di perdita di biodiversità in tutto il mondo: specie in via di estinzione come tigri o rinoceronti sono in grave pericolo a causa del traffico illegale di animali.

Le cifre dello studio sono scandalose: la Spagna diventa, ad esempio, il principale destinatario di pelli di serpente, coccodrillo e altri rettili, motivo per cui un terzo del traffico di queste pelli finisce in territorio spagnolo.

Tra gli esemplari che hanno subito traffico illegale di animali in Spagna, il nostro Paese ha importato 92.000 mammiferi e 2,5 milioni di rettili, almeno fino a 3 anni fa, oltre a milioni di piante. La maggior parte di questi animali era viva, quindi è chiaro che sono futuri animali domestici.

Le specie che subiscono il traffico illegale di animali

La Spagna è diventata una porta d'ingresso per questo tipo di attività: animali africani come il macaco di Gibilterra o la tartaruga moresca vengono distribuiti dalla Spagna in tutta Europa.

Gli animali possono arrivare anche in aereo: arrivano nel nostro Paese specie esotiche dall'America Latina imbalsamate in valigie, principalmente pappagalli, ma anche primati e rettili.

L'ultimo studio del WWF ha evidenziato prodotti e trofei di caccia, con particolare attenzione all'avorio e ad altre parti dell'elefante africano: negli ultimi anni in Spagna sono stati sequestrati 1.095 trofei di questa specie.

Una delle vittime più note del traffico illegale di animali è l'anguilla: il business è cresciuto enormemente, raggiungendo un valore di 1.500 euro al chilo in paesi come la Cina.

I centri di soccorso spagnoli, i grandi perdenti

Il WWF denuncia la precaria situazione dei centri di recupero per la fauna esotica: dei 35 centri esistenti, solo cinque avevano un accordo di collaborazione, che sovvenzionava solo il 10% delle spese effettive di mantenimento degli animali.

Per essere chiari, quando una specie viene sequestrata dal traffico illegale di animali non può essere restituita al suo habitat, quindi deve essere tenuta in cattività in uno di questi centri per il resto della sua vita.

Quando vengono sequestrati, questi animali diventano proprietà dello Stato spagnolo e, invece di creare centri per ospitarli, il governo li "consegna" a centri in modo che possano essere tenuti, con quasi nessun aiuto economico.

Questi centri di soccorso includono diversi zoo che utilizzano parte delle loro strutture per soccorrere le vittime del traffico illegale di animali. Inoltre, ci sono luoghi specializzati, come i santuari dei primati.

Sebbene l'approvazione del Piano d'azione spagnolo contro il traffico illegale e il bracconaggio internazionale di specie selvatiche sia positiva, il WWF ha deciso di destinare maggiori risorse finanziarie e umane ai centri di soccorso privati, all'educazione ambientale e alla lotta al traffico illegale di animali.

Una pratica pericolosa per la vita

Il traffico di animali esotici e il loro sfruttamento non compromettono solo il benessere di queste specie. Stiamo parlando della perdita della biodiversità e dei suoi habitat naturali, essendo questa una delle conseguenze più importanti, che provocherebbe l'estinzione degli organismi.L' alterazione ecologica è uno dei risultati più devastanti, in cui le specie invasive devono adattarsi a un nuovo ecosistema, non il proprio, e che danneggia anche le specie autoctone.Questa è una richiesta di aiuto per la vita di questi animali. Abbiamo anche una parte quando acquistiamo, ma ora possiamo essere parte della soluzione.

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