Biopsia nei canini: come si esegue?

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Anonim

La biopsia è una tecnica che consiste nel prelevare un campione di tessuto per la successiva analisi microscopica. Quando un cane è malato, il veterinario può stabilire che sia necessario, oltre ad altri test, eseguire una biopsia. In quali situazioni è consigliata una biopsia nei cani? Come viene eseguita? È necessario utilizzare l'anestesia generale?

Successivamente, vedremo alcune informazioni che aiuteranno a comprendere meglio questa procedura, che può causare preoccupazione ai proprietari di animali domestici.

Prima della biopsia

Quando un cane è malato, la prima cosa che il medico farà è creare una storia clinica il più completa possibile per analizzare la progressione della patologia.Questa storia includerà l'età dell'animale, le informazioni sull'insorgenza del problema, i trattamenti che sono stati eseguiti e la loro efficacia.

Il veterinario eseguirà anche un esame fisico, che includerà il controllo della temperatura del cane, la palpazione dell'addome e l'auscultazione del battito cardiaco e dei polmoni.

A seconda del tipo di sintomi, potrebbero essere necessari alcuni test per determinare la causa del problema. Possono essere eseguiti esami del sangue, radiografie, ecografie, tomografie, ecc.

I risultati di questi test possono portare alla necessità di una biopsia per avere una diagnosi definitiva. Questa situazione si verifica principalmente nel caso in cui il medico sospetti una neoplasia.

Tipi di biopsie nei canini

Esistono diversi tipi di biopsie nei cani, a seconda dei criteri che utilizziamo per classificare. I più noti sono questi:

  • A seconda dell'organo o del tessuto da cui è necessario prelevare un campione per l'analisi, la tecnica sarà diversa. Se è necessario un piccolo campione di tessuto, è possibile eseguire una biopsia incisionale.
  • Quando un tumore viene rimosso nella sua interezza, la tecnica si chiama biopsia escissionale. In questo caso vanno asportati anche i margini esterni della massa, al fine di analizzarli per confermare che il tumore sia stato completamente asportato.
  • Una delle biopsie più frequenti nei cani è la biopsia cutanea. Questa procedura è abbastanza semplice, non è invasiva e comporta pochissimi rischi per l'animale.

La biopsia cutanea viene generalmente utilizzata nei casi in cui la diagnosi non è chiara o quando i trattamenti applicati non hanno avuto effetti positivi. Ad eccezione della biopsia cutanea, tutti gli altri tipi di biopsia richiedono l'uso dell'anestesia generale.

Come eseguire una biopsia nei canini

La tecnica che verrà utilizzata per rimuovere il campione di tessuto o il tumore dipenderà da diversi fattori, come il tipo di organo coinvolto e la sua posizione. Esistono principalmente quattro tipi di biopsie nei canini, se guardiamo ai criteri di classificazione della tecnica utilizzata:

  • Il primo è la chirurgia addominale esplorativa. Questa tecnica è molto invasiva, ma può essere indispensabile in alcuni casi; Ha il vantaggio di poter prelevare campioni –biopsia incisionale– da più organi contemporaneamente.
  • La seconda tecnica è la biopsia che viene eseguita attraverso un'endoscopia. Attraverso questo metodo si possono prelevare piccoli frammenti di tessuto dal naso, dallo stomaco, dall'intestino o dal colon; Sebbene richieda l'applicazione dell'anestesia generale, questo tipo di biopsia non comporta l'incisione chirurgica.
  • Il terzo metodo per eseguire una biopsia nei canini è la biopsia cutanea. In questo caso, a seconda della lesione, vengono utilizzati diversi tipi di aghi e strumenti. È minimamente invasivo e, a seconda dell'animale e della procedura, può essere eseguito senza anestesia generale.
  • Infine, nel caso di ossa e midollo osseo è possibile eseguire una biopsia con l'ausilio di appositi aghi.

In tutti i casi, una biopsia è molto utile, in quanto consentirà al cane di determinare con precisione la malattia e studiare le migliori opzioni per il suo trattamento.

Gestione dei campioni

Uno dei passaggi importanti nella biopsia canina è la manipolazione del campione ottenuto. L'attendibilità dei risultati dell'analisi dipende da una corretta manipolazione e, quindi, dalla certezza della diagnosi.

Il campione deve essere maneggiato il meno possibile e con estrema delicatezza fino all'inserimento nel liquido di fissaggio. Il volume di questo liquido, solitamente formalina diluita al 10%, dovrebbe essere adeguato.

Normalmente si consiglia una quantità di liquido pari a 10 volte il volume del campione. Anche il tempo di fissazione deve essere rigorosamente rispettato e varierà a seconda del tessuto estratto.