Cecilia: vermi o vertebrati?

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Anonim

Il mondo naturale, nonostante la sua diversità, a volte offre soluzioni simili a problemi simili. Questo è noto come convergenza evolutiva, basata sulla comparsa di strutture simili tra animali non imparentati, condizionati dalle esigenze biomeccaniche dell'ambiente in cui vivono. Questo termine è molto importante per comprendere l'esistenza delle cecilie, che presenteremo di seguito.

In quale altro modo un animale vertebrato può assomigliare così tanto a un verme primitivo? La risposta è semplice: la selezione naturale sceglie gli esseri viventi di maggior successo che hanno le migliori possibilità di sopravvivenza in un dato ambiente, poiché questi saranno quelli che daranno origine alla prole trasmettendo le loro caratteristiche alle generazioni successive.

Ecco perché le cecilie sembrano vermi, poiché entrambe le specie abitano il regno sotterraneo e questa forma allungata e vermiforme ha molto successo in questo ambiente.

Anfibi meno conosciuti

Caecilia sono anfibi appartenenti all'ordineGimnofiona.Vivono principalmente nelle regioni tropicali umide e mostrano abitudini fossoriali, cioè vivono sottoterra. A causa del loro limitato raggio vitale e della natura timida, questi esseri allungati raramente entrano in contatto con gli umani. Così, sono molto poco conosciuti dalla popolazione generale ed è facile per una persona inesperta scambiarli per un verme di enormi proporzioni.

Ecco alcune caratteristiche generali di questi anfibi:

  • Le cecilie hanno dimensioni diverse, dai 98 millimetri della specie Idiocranio russelifino a un metro e mezzoCaecilia thompsoni.
  • Hanno occhi molto piccoli, che in molti casi sono solo in grado di rilevare le differenze di luce nell'ambiente. Alcune specie hanno l'intero apparato oculare sepolto sotto l'epidermide, una caratteristica che mostra che nel sottosuolo gli occhi sono organi vestigiali.
  • Non hanno arti, ma hanno forti muscoli cranici che consentono loro di tagliare il sedimento, rendendoli ottimi scavatori.
  • Hanno due "tentacoli" sensoriali situati tra il naso e gli occhi., che consentono loro di rilevare gli odori.

Come possiamo vedere, questi animali sono completamente adattati per una vita sotterranea. Questo adattamento va oltre le modificazioni morfologiche esterne, perché come i serpenti, di solito hanno polmoni ridotti (o quello lasciato lontano) per mantenere la sua forma snella e verminata. Le specie tretochoana eiseltimanca di entrambi i polmoni, poiché vari studi hanno scoperto che respira solo attraverso la pelle.

Ecologia delle cecilie

Come abbiamo anticipato in precedenza, questi piccoli vertebrati trascorrono la maggior parte della loro vita sepolti. Alcune delle specie, come Cecilia pachynema,Escono solo di notte e in episodi di piogge torrenziali.

Come nel resto degli anfibi, la sua dieta è insettivora e di piccoli vertebrati. Pertanto, nonostante la sua lentezza e mancanza di riflessi, mantenere le caratteristiche di un animale predatore (come i denti sporgenti all'indietro che consentono loro di trattenere il cibo).

Una curiosa riproduzione

È interessante dedicare un proprio spazio alla riproduzione di questo animale, poiché presenta strategie non riscontrabili in nessun altro tipo di vertebrato. Ad esempio, la specie Boulengerula taitanusmostra una forma di cura genitoriale basata sulla matrifagia, cioè i piccoli si nutrono dei tessuti della madre.

Uno studio sulla rivista Nature ha mostrato risultati rivelatori riguardo a questa cura parentale atipica:

  • Le femmine di questa specie hanno una pelle spessa il doppio degli esemplari giovani che non hanno dato origine alla prole. Questo è, si preparano a consumare una parte del loro corpo.
  • Le cellule di questo tessuto sono diverse da quelle di altri epiteli, in quanto sono predisposte a fornire proteine e grassi alla prole.
  • Questi giovani hanno una serie di denti temporanei che consentono loro di strappare i segmenti di pelle della madre.

Questo non è un metodo di cura dei genitori comune per le cecilie, poiché la maggior parte si limita a proteggere le uova arricciandosi su di esse. Alcune specie sono ovovivipare, cioè le larve emergono completamente formate dall'ovidotto della femmina dopo aver attraversato uno stadio di uovo all'interno dell'utero.

La natura non ci lascia indifferenti

Come abbiamo visto, le cecilie sono animali con caratteristiche esotiche molto poco conosciute dall'uomo. Rispetto ad altri anfibi, ci sono pochissime informazioni sulla loro ecologia e abitudini.

Il primo passo per prevenire l'estinzione di qualsiasi specie è conoscerla a fondo ed è per questo che gli studi sulla fauna, per quanto strani ed enigmatici possano essere, sono fondamentali per preservare la biodiversità del pianeta.