Balantidiosi nei suini

Sommario:

Anonim

La balantidiosi nei suini è una malattia infettiva causata dal protozoo Balantidium coli. Questo parassita unicellulare infetta frequentemente i maiali, sebbene possa infettare umani, cavalli, topi e primati non umani.

Cause della balantidiosi nei suini

La balantidiasi nei suini è causata dall'ingestione di cisti di Balantidium coli, che si dissolvono e invadono la parete dell'intestino crasso, causando ulcere negli animali.

Questi parassiti successivamente eliminano le cisti attraverso le feci, che vengono portate via dal cibo. Quando raggiungono l'esterno, se vengono ingeriti possono infettare maiali o altri mammiferi, e possono anche resistere per un po' nell'ambiente nelle giuste condizioni.

In generale, la balantidiosi si verifica nelle fattorie dove l'igiene è scarsa e dove l'acqua può essere contaminata. La stessa causa si verifica negli esseri umani, attraverso cibo o acqua contaminati da feci di maiali o altri mammiferi infetti da balantidiosi.

Sintomi di balantidiosi nei suini

La balanditiosi nei suini è caratterizzata da diarrea cronica alternata a stitichezza. Possono verificarsi anche feci mucose sanguinolente e persino coliche, anche se molti casi sono asintomatici, cioè non causano sintomi.

I suini normalmente si presentano con il perineo macchiato di feci, il che rende difficile la differenziazione da altre malattie senza una diagnosi specifica, che consiste nell'eseguire sugli animali un test parassitologico effettuato dal veterinario.

Questo test consiste nell'osservare un campione al microscopio, che dovrebbe mostrare la presenza di cisti nelle feci. I veterinari sono addestrati a distinguere questi protozoi da altri organismi e, infine, ad applicare il trattamento appropriato.

Trattamento della balantidiosi nei suini

La malattia si cura con antibiotici come le tetracicline, nella dose consigliata dal veterinario. È importante notare che l'acqua contaminata da materiale fecale è la causa principale della balantidiosi, quindi è importante adottare misure igieniche speciali.

Idealmente, il veterinario dovrebbe determinare esattamente qual è l'agente eziologico della malattia, poiché in molti casi il trattamento della diarrea da parte degli allevatori può consistere nel ripetere trattamenti precedenti con tracce di farmaci che si trovano nello sfruttamento.

Questa pratica è totalmente controindicata, tanto da non essere efficace perché può favorire la comparsa di resistenza agli antibiotici, problema che cresce ogni giorno e in cui la somministrazione irregolare di antibiotici ai bovini è largamente da incolpare.

In generale, la balantidiosi è una malattia lieve che abbassa la produzione agricola, ma non rappresenta un grande pericolo per la vita dell'animale. Un trattamento specifico ed efficace porrà fine alla balantidiosi nei suini, mentre occorre prestare particolare attenzione nella gestione per evitare di contrarre questa malattia, trattandosi di una zoonosi.