Per quelli di noi che amano i cani, poter andare al mare, in montagna o al parco, lasciare libero l'animale e guardarlo correre, è una delle migliori esperienze che possiamo fare. Quello che ci trasmettono visivamente con il loro comportamento attraverso il linguaggio del corpo è qualcosa di inspiegabile, ma quante volte ci siamo chiesti se non abbiamo sovraffaticato l'animale giocando e correndo con la palla?
Non dobbiamo dimenticare che i cani, come tutte le specie sulla Terra, hanno antenati non addomesticati completamente preparati per la vita in natura. Questo è il caso del lupo, e qui vi mostriamo la sua insolita resistenza alla corsa, tra le altre incredibili abilità.
La risposta si trova nei geni
Per trovare una risposta adeguata al sovraffaticamento fisico canino, prescindendo da razza, età, sesso e altre caratteristiche rilevanti, dovremmo partire dall'inizio, cioè prestare attenzione alla posizione dei cani nell'albero filogenetico per approfondire le sue origini.
In questo caso, sappiamo che il cane domestico è un mammifero appartenente alla famiglia dei Canidi, in cui ci concentreremo sul lupo (Canis lupus sp.). Il lupo, sì, perché è da lui che discende il cane (Canis lupus familiaris). Il passo successivo sarebbe guardare alle abitudini, per cercare di sapere quali caratteristiche può avere il lupo, comprese quelle fisiche. Ovviamente ci riferiamo al lupo nel suo ambiente naturale, non in cattività.
Il lupo come atleta
Il lupo è un animale che caccia in branco e percorre lunghe distanze per nutrirsi.È un corridore di resistenza, un maratoneta in tutto e per tutto. È un atleta di lunga distanza che può mantenere una velocità di 10 – 15 km/h costantemente per lungo tempo, sia nelle attività di caccia che in altri movimenti.
D' altra parte, può raggiungere una velocità massima di 65 km/h per un tempo più breve (circa 20 minuti). Per metterci nella situazione e farci un'idea di cosa questo significhi, andiamo a guardare Usain Bolt, celebre atleta che è riuscito a correre a 45 km/h nel tempo di una corsa di 100 metri (meno di 10 secondi). .
Caratteristiche fisiche
Come fa il lupo a raggiungere quella resistenza e velocità? La risposta è che ha un'anatomia molto definita. Successivamente, vi mostriamo alcuni dei suoi adattamenti per la gara:
- Fisico snello e slanciato.
- Muscoli sviluppati.
- Torace stretto.
- Zampe più lunghe degli altri canidi.
- Muscolatura dorsale molto sviluppata (schiena).
Scavamo un po' più a fondo. Le sue zampe anteriori sono più robuste di quelle posteriori e sulle zampe hanno delle membrane interdigitali (tra le dita) e, come altri animali, come i gatti, appoggiano solo le dita per camminare. Queste caratteristiche sono ciò che lo aiuta a bilanciare il suo peso su terreni innevati, impedendogli di affondare, dandogli un grande vantaggio sulla sua preda.
Un altro adattamento che il lupo presenta nelle sue zampe sono i cuscinetti spessi, che forniscono maggiore resistenza e ammortizzazione quando si cammina o si corre, qualcosa di molto utile per gli animali che coprono grandi aree di terreno.
Allo stesso modo, nelle zampe anteriori, le articolazioni del gomito sono rivolte verso l'interno mentre le zampe sono rivolte verso l'esterno, il che consente loro di muovere entrambi gli arti sullo stesso lato sullo stesso piano, il che a sua volta li aiuta a mantenere l'equilibrio e dà loro maggiore velocità.
Un sopravvissuto nato
In conclusione, il lupo è un esempio che la natura ci offre di un adattamento rappresentato molte volte nelle caratteristiche fisiche di un animale secondo il suo modus vivivendi. Vediamo che il lupo non è il più veloce dei mammiferi carnivori, ma è uno dei più atletici.
Questo è un animale esperto nella corsa a lunga distanza, in quanto presenta una resistenza che ogni corridore di lunga distanza vorrebbe avere. La natura offre ai predatori questi adattamenti, perché in un ambiente inospitale cacciare le prede può fare la differenza tra la vita e la morte.
