L'urial è forse una specie che non ci è familiare. Tuttavia, nelle zone montuose dell'Asia possono essere visti relativamente facilmente. Vuoi saperne di più su di loro? Quindi non perdere cosa c'è dopo.
Caratteristiche dell'urial
L'uriale (Ovis vignei o Ovis orientalis vignette) fu descritto ufficialmente per la prima volta nel 1841 dallo zoologo e chimico inglese Edward Blyth. Gli uriali, chiamati anche arkhar o shapo, sono mammiferi appartenenti alla famiglia bovidi. Questa famiglia comprende altre specie conosciute come pecore, capre o antilopi.
Siamo di fronte ad animali artiodattili: le loro membra terminano a forma di dita, tutte in numero pari. Almeno due di queste dita le usano per appoggiarsi a terra.
Gli urial maschi pesano circa 90 chilogrammi, con un'altezza fino a un metro. Il suo mantello è marrone, anche se può variare leggermente tra l'inverno e l'estate. Nella zona della coda e dei quarti posteriori possono presentare zone bianche. Le corna nelle femmine sono corte, mentre quelle dei maschi sono allungate e ricurve verso l'esterno.
Vita sociale e comportamento
L'urial è un animale gregario e tende a formare branchi di individui con qualche tipo di legame o relazione. Questi branchi sono generalmente costituiti da femmine e giovani, poiché i montoni maschi formano un gruppo separato.
La dominanza in questi gruppi è data dalla taglia, e soprattutto nei maschi, in cui la dimensione delle corna determina la scala sociale. I giovani maschi sono più aggressivi degli adulti e spesso ne conseguono scontri. In questi combattimenti, l'urial usa le sue corna e le zampe anteriori per affermare il suo rango.
Questi animali sono diurni e di solito trascorrono la maggior parte della giornata nutrendosi di foraggio. Non si allontanano troppo da una certa gamma di habitat, ma non vivono mai nello stesso territorio.
Alimentazione dell'urina
Come tutti i bovidi, uriali hanno una dieta esclusivamente erbivora.La loro dieta si basa, quindi, su una selezione di piante tra le quali predominano cespugli ed erba. Puoi anche consumare steli, corteccia e semi di alcune piante.
Va notato che questa specie è attualmente elencata come vulnerabile dalla IUCN. La perdita dell'habitat e la caccia indiscriminata stanno seriamente danneggiando questi animali.