Curiosità del sacro ibis

L'ibis sacro è una delle specie più conosciute di ibis, un uccello dal becco ricurvo che compaiono in numerosi disegni dell'Antico Egitto. È una specie piena di curiosità che è interessante per te conoscere.

Caratteristiche ed ecologia

L'ibis sacro è un uccello molto caratteristico: il suo corpo è bianco, ma collo, testa e becco sono neri, oltre alla punta delle sue penne primarie, che conferisce all'uccello un aspetto molto gradevole. È un animale che supera il metro di taglia e può pesare fino a un chilo e mezzo.

Nere sono anche le zampe, tipiche di un trampoliere, il che conferisce all'animale un aspetto molto curioso, soprattutto quando è appollaiato in cerca di cibo in aree coltivate come risaie o paludi.

Questi animali sono predatori delle paludi e delle paludi, che consumano principalmente insetti, vermi, crostacei, molluschi, pesci, rettili e persino rane o uova. Curiosamente, è un animale molto tranquillo: altri ibis sono molto più rumorosi, come nel caso dell'ibis fatato. I suoi principali predatori sono i rapaci.

Per quanto riguarda la sua riproduzione, Questo animale si accoppia una volta all'anno nella stagione delle piogge, quando fa il nido di ramoscelli su alberi come il baobab, mentre si raccolgono in colonie fino a 1000 esemplari. Le femmine depongono da una a cinque uova, che covano tra entrambi i membri della coppia per un mese.

L'ibis sacro nell'Antico Egitto

Questo uccello nidifica nell'Africa subsahariana e nel sud dell'Iraq, ed è stato uno dei simboli dell'Egitto, animale legato al dio Thoth. Di fatto, Migliaia di esemplari venivano sacrificati e mummificati ogni anno in suo onore, il che ha portato all'esistenza di allevamenti -letteralmente- di questa specie.

Simile alle scimmie nell'antico Egitto, si ritiene che gli antichi egizi abbiano massacrato otto milioni di uccelli, da qui la necessità di queste fattorie. Gli animali sono stati considerati come leggenda, e nell'antica Grecia si ipotizzava che si riproducessero con i loro becchi, mentre altri dicevano che i basilischi si schiudevano dalle loro uova e persino che le piume dell'ibis paralizzassero i serpenti.

L'ibis sacro, colonizzatore nato

Gli ibis sacri sono riusciti a colonizzare vari paesi, come specie aliene invasive, principalmente a causa di zoo che avevano animali che potevano volare liberamente. Questi uccelli possono essere visti in colonie selvatiche in Italia, Francia, Florida o Spagna, comprese le Isole Canarie.

Anche così, il suo pericolo come specie invasiva è basso e pochi paesi stanno effettuando controlli esaurienti e sacrifici di esemplari.

Anche se questi animali si trovano anche in Asia naturalmente, le popolazioni sono sempre più scarse in paesi come Yemen, Iraq o Kuwait, e non hanno nulla a che fare con la loro ampia distribuzione africana, oltre alla loro capacità di colonizzare nuovi paesi come il Sudafrica.

Comunque, in generale i loro censimenti non sono in pericolo e la specie è considerata di Least Concern dalla IUCN, quindi avremo sicuramente questi uccelli leggendari che svettano nei cieli per molto tempo.

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